#Albeinmalga: vivi da protagonista l’alpeggio in Trentino!

All’alba di ogni sabato di Luglio e Agosto è possibile vivere da protagonisti il mondo e le attività dell’alpeggio in Trentino. Anche quest’anno, infatti, è tornato #albeinmalga, il calendario di appuntamenti che permette di svelare la realtà che si cela dietro le malghe, custodi importantissimi delle montagne trentine.

Salire al pascolo iniziando la giornata con mucche e capre, incontrare i protagonisti della malga, accompagnarli a mungere, ascoltare le loro storie, assaggiare il latte fresco appena munto, assistere alla produzione del formaggio nostrano e alla trasformazione della panna in burro.

Questa è l’esperienza indimenticabile a contatto con la natura promessa da #albeinmalga.

E visto che noi di #trentinodavivere siamo curiosi per “natura”, non potevamo certo mancare all’appello! Decidiamo, quindi, di partecipare al primo evento previsto in programma: la visita alla Malga Stramaiolo di Bedollo, sull’Altopiano di Piné.

Quando ci dicono che l’appuntamento è alle 5 per un po’ vacilliamo, ma quando ci stanno per cedere le gambe ci facciamo forza: cosa sarà alzarsi presto in cambio di un’esperienza simile?

L'alba sull'Altopiano di Piné

L’alba sull’Altopiano di Piné

In realtà erano disponibili anche alcune camere con la possibilità di salire in malga la sera precedente, ma la “spending review” ha toccato anche noi e dobbiamo risparmiare.

Arriva il giorno fatidico. La sveglia è tiranna, ma riusciamo ad arrivare in malga con soli 10 minuti di ritardo. Certo, più che turisti sembriamo appena usciti dal set di uno “Zombie movie”.

Ecco in lontananza la malga. Una bella camminata ci sveglierà e nel frattempo ci gustiamo i magici colori dell’alba trentina e il silenzio surreale.

In attesa che il gruppo sia completo e il malgaro pronto, assistiamo alla processione delle mucche. Il tempo pare fermarsi e le lancette dell’orologio scomparire. Siamo rapiti dal ritmo lento e ipnotico di questo evento. Ci appoggiamo sulla staccionata e osserviamo le mucche svegliarsi lentamente e mettersi diligentemente in fila indiana per raggiungere la stalla.

La processione delle mucche

La processione delle mucche

Finito lo spettacolo andiamo dalle nostre amiche e conosciamo Andrea, il malgaro. Dentro la stalla non è poi così male. Bisogna schivare qualche ricordino, ma anche la persona più schizzinosa può farcela! Andrea ci spiega minuziosamente (anche con qualche sconosciuto tecnicismo) la fase della mungitura e risponde a molti dubbi e curiosità (sapevate, ad esempio, che esiste Miss Mucca? Ebbene tra le 37 mucche c’è una pluripremiata: la “bellissima” Edelweiss). In un’epoca in cui l’automatizzazione ha raggiunto anche le malghe, qualcuno di noi ne approfitta per testare la mungitura “vecchio stile”.

Ora che abbiamo scoperto da dove proviene il latte, andiamo ad assaggiarlo. Nella malga ci attende una meravigliosa tavola imbandita con tantissime prelibatezze locali: dal latte allo yogurt, dalla ricotta ai salumi, dalla crostata alla torta e chi più ne ha più ne metta! Come potete vedere nella foto, abbiamo gradito!

La gustosa colazione

La gustosa colazione

Terminata la colazione notiamo del fumo giungere dall’esterno. E’ Andrea che prepara la Tosella, il famoso formaggio dolce di montagna! E dopo una dettagliata dimostrazione, non poteva certo mancare l’assaggio, non credete?

E’ giunto il momento di lasciare Andrea al suo lavoro e proseguire la nostra giornata a contatto con la natura! Ce la possiamo fare? Sono solo le 10:30, ma sembra passata una giornata intera. Fortunatamente c’è il sole a caricarci!

Come si fa il formaggio?

Come si fa il formaggio?

 

Ecco sopraggiungere Nicola, la guida alpina che ci condurrà al Rifugio Tonini, a ben 1902 metri di altezza. La passeggiata è davvero piacevole, tra paesaggi mozzafiato e boschi interrotti da piccole cascate.

Spesso durante le escursioni ci si focalizza troppo sull’arrivo, senza far caso a tutto quello che ci si lascia dietro…Nicola è un’ottima guida anche nel guidare i nostri sensi: la vista per osservare i diversi gruppi montuosi del Trentino, il tatto per provare l’inatteso formicolio di un formicaio, l’olfatto per distinguere gli odori della flora locale, il gusto per assaporare alcune erbe commestibili e l’udito per “ascoltare” il magico “silenzio” dei boschi.

Il panorama durante l'escursione

Il panorama durante l’escursione

Dopo circa un’ora di rilassante cammino giungiamo al Rifugio Tonini. La vista da qui è eccezionale e si riescono persino a intravedere le Dolomiti. Il verde del prato e l’azzurro del cielo sembrano lottare per il premio di “miglior colore dell’anno”. Sono ancora indeciso sul vincitore…

La passeggiata ci ha messo appetito, e l’orario è quello giusto. Un’esperienza trentina non poteva che terminare con un piatto 100% trentino! Lo divoriamo con gli occhi prima che con la bocca!

Il più è fatto, non resta che tornare alla malga con una nuova passeggiata “digestiva”. Il tempo minaccia pioggia, ma fortunatamente ci risparmia.

Piatto tipico al rifugio

Piatto tipico al rifugio

 

Arriviamo in malga giusto il tempo per comprare qualche ricordino (un po’ di formaggio) e poi verso casa a collassare per il resto della giornata!

Cos’altro aggiungere? Le promesse sono state mantenute e l’esperienza è stata suggestiva e gratificante. Assolutamente da rifare e consigliare! E mi raccomando: al prossimo appuntamento con #albeinmalga andate a letto presto!

Si torna a casa :-(

Si torna a casa 🙁

 

Se anche voi avete voglia di vivere questa esperienza, non preccupatevi. Sono ancora tanti gli appuntamenti di Agosto! Su visittrentino trovate  il calendario con tutte le albe ancora in programma.

Nel frattempo gustatevi il video di #albeinmalga alla Malga Stramaiolo!

Credits: video di Andrea Monticelli

Grazie ad Andrea, Nicola e a tutti quelli che hanno reso unica questa esperienza!

La birra artigianale in Trentino: da bevanda di serie B a “rinnovato” piacere per il palato

Il 2014 è indubbiamente l’anno della birra. Da sempre relegata a bevanda alcolica di serie B, oggi si sta formando lentamente una cultura della birra grazie al recente boom della birra artigianale, la quale pian piano affianca il vino, bevanda d’eccellenza italiana. Il Birifficio BioNoc’ ci guida alla riscoperta della buona birra.

Oggi i produttori di birra artigianale in Italia sono più di seicento, nessuna regione esclusa.

Questa nuova “coscienza” ha generato il diffondersi di eventi e manifestazioni legate a questa bevanda. In Trentino, ad esempio, lo scorso maggio si è svolto Il primo festival delle birre artigianali del Trentino: Cerevisia.

Qui abbiamo scoperto i 10 birrifici artigianali del nostro territorio e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla bontà e dalla qualità delle loro birre. Abbiamo, quindi, deciso di andare a far visita al vincitore del titolo di miglior birrificio artigianale del Trentino: BioNoc’!

Le pale di San Martino

Le pale di San Martino

 

Il birrificio si trova nella splendida cornice delle Pale di San Martino, a Mezzano di Primiero. La vista ci lascia senza fiato, complice la giornata meravigliosa.

Ci accoglie Fabio, co-fondatore insieme a Nicola di un birrificio che ha come missione quella di “diffondere la cultura della birra attraverso la produzione di diversi stili storici”.

Ha così inizio la nostra giornata indimenticabile in cui tutto ha il sapore di birra e…Primiero!

La presentazione delle birre

La presentazione delle birre

 

 

Fabio ci racconta subito la storia dell’azienda, nata nel 2003 e portata avanti con pazienza e grandi sacrifici, per poi spiegarci le caratteristiche di una birra artigianale (non filtrata, non pastorizzata e senza additivi).

E’ giunto il momento di scoprire cosa rende il loro birrificio e la loro birra speciale: la scelta e la cura delle materie prime, il metodo tradizionale e senza additivi della produzione e l’eco-sostenibilità (il birrificio ha ottenuto la certificazione Greenway per l’impatto energetico zero).

Sapevate che il gusto e la qualità di una birra dipendono tantissimo dall’acqua? Bene, l’acqua del Primiero è purissima e non necessita di alcun trattamento.

Il cuore del birrificio

Il cuore del birrificio

 

Entriamo finalmente nel cuore del birrificio e qui Fabio ci spiega e ci mostra tutti i passaggi produttivi, dalla macinazione dell’orzo fino all’imbottigliamento.

E’ l’ora di passare dalla teoria alla pratica. BioNoc’ produce al momento 5 tipi di birra, tra cui la 100% Primiero, una birra agricola a Km 0 prodotta interamente con materie prime del Primiero.
Fabio è stato molto persuasivo, ma per essere assolutamente convinti sulla qualità delle birre bisogna prima provarle, non credete?

La degustazione

La degustazione

 

Ecco arrivare bottiglie e bicchieri e la degustazione ha inizio! Le proviamo TUTTE e con il passare del tempo oltre al grado etilico nel nostro corpo aumenta la consapevolezza di bere solo birre artigianali d’ora in poi!

Con la vista un po’ annebbiata controlliamo l’orologio. E’ senza dubbio ora di pranzo. L’esperienza 100% Primiero continua.

Il centro di Fiera di Primiero

Il centro di Fiera di Primiero

 

 

 

Fabio ci porta al Ristorante Sangrillà in pieno centro a Fiera di Primiero, dove il fratello ci preparerà dei gustosi piatti con un ingrediente base che potete facilmente indovinare: la birra!

Qui assaporiamo un gustoso risotto alla birra, un filetto alla birra (ovviamente!) e persino un dolce con crema alla birra! E pensate che sono stati usati 3 diversi tipi di birra BioNoc’.

Il dolce con crema alla birra

Il dolce con crema alla birra

 

 

Dopo il caffè abbiamo bisogno di fare due passi per digerire (e per smaltire un po’ di birra…) e Fabio ci porta a fare una passeggiata alla luppoleta per farci vedere com’è fatta una pianta di luppolo che, onestamente, non avevamo mai visto prima.

La Luppoleta

La Luppoleta

A questo punto chiudiamo con un gelato. Durante le “giornate culturali della birra” e quando i gruppi che visitano il birrificio sono numerosi, Fabio fa preparare in gelateria un delizioso gelato alla birra. Peccato non averlo potuto provare!

Ogni viaggio, anche se elettrizzante, deve giungere al termine. Con il sorriso stampato sulla faccia ci dirigiamo nuovamente al birrificio dove acquistiamo qualche birra, conosciamo l’altro socio Nicola e poi salutiamo il simpaticissimo e disponibilissimo Fabio.

Eccoci di ritorno a casa, senza dimenticare una visita al borgo di Mezzano, dichiarato uno fra i più belli d’Italia.

Finisce qui la nostra esperienza a contatto con natura ed enogastronomia del Primiero.

Se volete vivere anche voi un’esperienza 100% slow food potete contattare BioNoc’ per visitare il loro birrificio, degustare le loro birre e persino assaporare dei piatti cotti con la loro birra! Davvero da non perdere.

…e non dimenticatevi un autista sobrio!

Per info e contatti collegatevi al sito ufficiale di BioNoc’.

Gustatevi l’instaintervista realizzata a Fabio.

Credits: video di Andrea Monticelli

Le pale di San Martino

100% Mezzano: BioNoc’ e Pale di San Martino

 

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