Diario di Viaggio: alla scoperta dello Sri Lanka, terra senza confini e di infinita bellezza

Colombo, la capitale dai mille volti. Ottava ed ultima puntata del nostro Diario di Viaggio: alla scoperta dello Sri Lanka, terra senza confini e di infinita bellezza.

Colombo è la città più grande dello Sri Lanka, si trova sul mare e quindi strategica dal punto di vista commerciale ed industriale. Conserva il fascino di una grande città del sud-est asiatico ed anche il suo caos. Da una parte ha il ricordo delle passate colonizzazioni e delle vecchie tradizioni, dall’ altro, una nuova era di crescita e modernità.

tour sri lanka (maps 9)

Si sviluppa ad un ritmo velocissimo, grattacieli ed investimenti da parte di altre nazioni, Cina in primis, che portano infrastrutture e la costruzione di un centro città moderno e tecnologico sul mare. Prima di arrivare in città, dal tragitto abbastanza lungo che da Anuradhapura ci porta a Colombo, facciamo delle brevi soste.

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Mangiamo un anguria in un chiosco sulla strada, guardiamo pescare nei fiumi e diamo un occhio a dei venditori ambulanti di pesce. Raveen ci tiene a farci vedere dove vive con la sua famiglia, così ci porta a casa. Negombo, chiamata piccola Roma per via dei tanti cattolici romani, si trova nei pressi di Colombo ed è vicinissima al suo aereoporto.

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E’ una città abbastanza turistica, per le sue spiagge e per il suo grande mercato ittico ed in continua espansione. Sulla costa si vedono sempre più strutture ricettive adatte un pò a tutte le tasche, dai grossi Resort ai piccoli-medi alberghi. Arriviamo a casa di Raveen, conosciamo sua moglie e i suoi 3 splendidi bambini.

Mangiamo qualcosa, beviamo un buonissimo succo e abbiamo ancora il tempo di giocare un po’ con i suoi piccoli prima di ringraziare e ripartire verso la città. Prendiamo l’autostrada che parte dal vicino aereoporto (sono pochissimi i km di autostrada sull’isola, ma grazie ad investimenti stranieri si inizia a costruire qualcosa) ed arriviamo in città.

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Un veloce giro al mercato nuovo del quartiere di Pettah (uno dei quartieri più antichi e caotici della città, da visitare assolutamente) e poi ci fermiamo nel cuore della City. Prendiamo un caffè e sullo sfondo 2 alti grattacieli. Siamo nel vecchio Ospedale degli Olandesi, il Dutch hospital shopping precinct, che dopo essere stato ristrutturato, è stato trasformato in un piccolo centro per lo shopping e per la ristorazione.

Altra sosta per delle foto a Piazza dell’Indipendenza ed arriviamo a Hithaishi’s House, la stanza dove avremmo passato l’ultima notte prima di ripartire per l’Italia. Salutiamo, abbracciamo il nostro amico Raveen e lo ringraziamo per la sua gentilezza e disponibilità, con la promessa di restare in contatto e risentirci spesso.

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La stanza dove alloggiamo non è per niente male, ha un entrata indipendente, l’aria condizionata ed non è molto lontana dal centro e dal Viharamahadevi Park, il più antico e grande parco di Colombo, creato dagli inglesi, occupato durante la seconda guerra mondiale e riaperto solo nel 1951.

Facciamo una doccia veloce e decidiamo di andare a cena, cercando in rete qualche buon ristorante di pesce. Passiamo davanti al Gangaramaya Park, un laghetto con al centro un piccolo tempio e delle statue buddiste. La vista è molto suggestiva, si vedono alcuni dei palazzi più alti di Colombo, illuminati di tanti colori che riflettono nell’acqua.

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Cerchiamo un ristorante e senza saperlo ci troviamo in un albergo a 5 stelle. Dopo vari tentativi e domande scopriamo che il ristorante si trova al suo interno. L’albergo è il Cinnamon Gran Colombo e al suo interno ci sono vari posti dove cenare. Decidiamo di provare il Taprobane e dopo essere tornati nella nostra stanza a prendere contanti e carta di credito che avevamo dimenticato, entriamo in questo ristorante molto moderno e ci accomodiamo.

La cena è a buffet ma c’è di tutto, la scelta varia con piatti della cucina occidentale (come la pizza o il roast-beef), dello Sri Lanka ed asiatica in generale. Per non parlare dei dolci, con un vero e proprio angolo dedicato. Tutto questo poi per un prezzo assolutamente modesto, solo 20 euro a testa.

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Mangiamo a volontà e siamo super soddisfatti (cercavamo l’aragosta e troviamo invece dei buonissimi granchi giganti), facciamo 2 passi all’esterno del ristorante e poi ci avviamo con la pancia piena verso ‘casa’. Il giorno dopo abbiamo ancora mezza giornata per fare un giro. Facciamo colazione con caffè, waffel sia classici che alla banana al Coco Veranda e poi una visita al Viharamahadevi Park, con i suoi tantissimi alberi.

Passiamo davanti al municipio, la town hall, costruita dagli inglesi in tipico stile neoclassico. Facciamo le valigie, prendiamo un tuk tuk e ci facciamo accompagnare alla stazione dei treni. Qui però sbagliamo perché la stazione degli autobus che vanno direttamente in aereoporto senza passare dalla città non è lì, ma a circa 10 minuti di cammino.

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Durante il tragitto verso l’aereoporto, sudato per la camminata e con la stanchezza che inizia a farsi sentire, penso alla stupenda avventura che abbiamo passato, 10 intensi giorni in cui abbiamo visto di tutto. Alla fine un pezzettino del nostro cuore lo abbiamo lasciato proprio lì.

 

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Andrea Monticelli

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